Social search: cadono i confini di Facebook
Da diversi mesi Facebook sta cercando di abbassare la barriera tra ciò che è “dentro” Facebook.com (e le relative applicazioni mobile) e ciò che è “fuori”: un passo significativo in questa direzione è stata l’introduzione dei “like button” ad aprile, che permettono di fare like su qualsiasi contenuto al di fuori del website principale del social network. Oggi i “like button” sono presenti su due milioni di website, decretando ad ogni click il successo dell’estensione del social network all’esterno del website principale.
Oggi entriamo in una nuova era per il social networking: anche la ricerca all’esterno di Facebook diventa veramente “social”. Facebook e Bing hanno infatti annunciato una partnership che permetterà al motore di ricerca Microsoft di mostrare i risultati tenendo conto della rete di contenuti, degli amici e del profilo Facebook di chi sta effettuando la ricerca. In pratica, la “vera” social search, annunciata da Google mesi fa, ma implementata oggi per la prima volta con il principale social network, da Microsoft. Come sostiene Augie Ray, si tratta di un piccolo passo verso un grande futuro. Un futuro in cui il social networking è ovunque e non solo nel perimetro di un website.
Il preludio a questa mossa di apertura si è verificato ieri, quando Facebook ha introdotto un nuovo plugin per i commenti, più sofisticato di quello esistente, per dare la possibilità di commentare attraverso Facebook qualsiasi contenuto esterno.
Ma come funziona la “social search” di Bing? Il principio è molto semplice: si tratta ti tenere conto del “social graph” di chi fa la ricerca nel fornirgli risultati. Ovviamente la funzionalità sarà da attivare “opt-in”, attivabile a richiesta, per evidenti motivi di privacy. Avrà due impatti sui risultati:
- Considerazione dei like degli amici nei risultati di ricerca: verranno privilegiati i contenuti più rilevanti per il proprio network. Due esempi proposti da Mashable: cerco un ristorante e trovo prima quelli che piacciono di piu ai miei amici, oppure cerco un film e mi viene consigliato quello che ha ricevuto più like dai miei contatti più vicini;
- Ricerca dei profili: sarà possibile visualizzare, quando cerchiamo il nome di una persona, i risultati in primo piano riguardo le persone con collegamenti più stretti con chi sta effettuando la ricerca, visualizzando anche informazioni aggiuntive se le impostazioni di condivisione e privacy di chi stiamo cercando lo consentono al profilo Facebook di chi ricerca;
- I risultati saranno adattati al “social graph” dell’utente: tutti potranno visualizzare risultati differenti e costruiti sulla base delle proprie esigenze;
- Le marche potranno raggiungere chi ricerca con una personalizzazione elevatissima perché il targeting non avviene più solo sui parametri utilizzati finora, ma si aggiunge uno strato di informazioni che derivano dal profilo e dalle interazioni degli utenti anche all’esterno del motore di ricerca;
- Cambia il SEO: come sostiene anche Charlene Li, non sarà più importante ottimizzare “per i motori di ricerca” ma sarà utile ottimizzare “per le persone”. I risultati più importanti saranno infatti quelli che riscuotono più successo nel network di persone collegate a chi ricerca;
- Bing si propone come forte avversario di Google: avere questa caratteristica inizia a essere un vantaggio competitivo importante per il motore di ricerca Microsoft. Aspettiamoci delle contromosse da parte di Google in tempi brevi;
- Bing si posiziona sempre più come “decision engine”
- Queste soluzioni si estenderanno anche fuori dai risultati di ricerca: con questa tecnologia domani sarà possibile raccomandare prodotti e servizi durante l’acquisto. Pensate ad esempio all’agenzia di viaggio online che può suggerire all’utente le destinazioni, le attrazioni e i servizi che possono essere più interessanti per l’utente semplicemente basandosi sulle esperienze condivise dagli amici o sui loro gusti;
- I risultati di ricerca si evolveranno assumendo sempre più le caratteristiche di un “news feed”, con la possibilità di fare like o commentare i risultati stessi, proprio come avviene nel wall di Facebook;
Insomma, un grande cambiamento nel modo di ricercare. Che implicazioni avrà?
Un cambiamento importante e da seguire nelle sue evoluzioni. Voi cosa ne pensate? A parte il peso ancora relativo di Bing nel nostro mercato, quando questa tecnologia sarà a pieno regime in quali altri modi potrà aggiungere valore alle esperienze degli utenti e ai brand che si vogliono relazionare con loro?
Se vi è piaciuto questo post, considerate la possibilità di iscrivervi al blog We Are Social.